Quante volte hai detto queste frasi?
Mangia!
Assaggia che è buono!
Se mangi ti regalo un bel gioco!
Per alcuni genitori è un disco rotto. Cosa fare per non far diventare ogni pranzo una lotta? Ecco una mini guida con consigli pratici per avvicinare il bambino alla tavola con serenità, senza trasmettergli quella sensazione di obbligo verso il momento del mangiare.
Vediamo come riuscirci!
1- Dai il buon esempio
I bambini imitano gli adulti in tutto e per tutto, specialmente nei primi anni di vita. Gira tutto intorno alla relazione genitore bambino. Se il bimbo vede che la mamma o il papà mangiano volentieri le verdure, per esempio, anche lui sarà più propenso ad assaggiarle. Se non vuole fare colazione al mattino, hai pensato mai di fare colazione con lui 10 minuti seduti a tavola?
2 – Non barattare il cibo con un gioco, anche se…
Il cibo non è un gioco, ok. Non è utile ricattare il bambino dicendogli Se mangi tutto puoi giocare con il tablet. A tavola si mangia e poi si può giocare, senza alludere a speranze inutili. Però, puoi barattare il merluzzo con il gelato. Così te sarai felice perché ha mangiato pesce e lui lo sarà altrettanto con il gelato!
3 – Varia il menu il più possibile
Al di là del benessere che se ne ricava, seguire un’alimentazione variegata è anche un modo per sperimentare insieme al bambino i suoi gusti personali. Questo è possibile proponendo spesso piatti diversi, con un minimo di creatività. Questo non farà annoiare il bambino e lo spingerà a chiedere e a sorprendersi sempre a tavola. Mangiare sempre le stesse cose – pasta in bianco o al pomodoro (anche quando si mangia al ristorante) – non è normale. Perché dire non mi piace se non si assaggia prima? Sperimenta più possibile! Anche i legumi, per esempio, cucinali formando delle polpette e cuocile in forno. Scommetti che apprezzerà?
4 – Non ingannarlo
Se tuo figlio ama la pasta al sugo e non preferisce il tonno, inutile mischiare i due sapori, ingannandolo. Finirà per non voler più mangiare né la pasta al pomodoro, né il tonno. Quindi è bene capire i gusti del bambino, cercando di fargli assaggiare e provare nuovi piatti più possibile.
5 – Non insistere se non vuole provare un nuovo ingrediente
Se proprio non vuole assaggiarlo, non insistere eccessivamente, non serve. Ma non demordere, riprovaci più avanti, magari presentandogli quel piatto in modo diverso, e nel mentre, parla di quel determinato ingrediente con piacere, apprezzandolo.
6 – Coinvolgilo in cucina
Chiedi al bambino di aiutarti ad apparecchiare la tavola, oppure coinvolgilo nella preparazione di qualche piatto. I bambini di 5-6 anni possono provare a fare le porzioni per il pranzo o la cena. In questo modo si sentiranno responsabili e di grande aiuto per la famiglia.
7- Non rincorrerlo con il piatto in mano
Per prima cosa, non è giusto per te genitore girare per la casa con un cucchiaio e un piatto in mano mentre il bambino scappa dal cibo. Se rileggiamo questa frase – scappa dal cibo – ci rendiamo conto che qualcosa non quadra. I bambini devono rispettare il cibo e i genitori. Se il pranzo non gli piace oppure non vuole mangiare perché non gli va, ok, ma non dovrebbe alzarsi da tavola finché tutti non hanno finito.
8 – Evita il fuori pasto
5 sono i pasti consigliati da consumare durante la giornata, anche per i più piccoli: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. Certo, non è sempre facile resistere, però il fuori pasto non deve mai diventare un’abitudine! Se tuo figlio esce da scuola calcio, da danza, da nuoto alle 19:00 super affamato, la pizzetta non è certo ideale come pre – cena. Prova con della frutta secca o con una banana. Energia buona assicurata.
9 – Sviluppa i 5 sensi
Abitua tuo figlio ad annusare, toccare e assaggiare, guardare e ascoltare il più possibile. La conoscenza del cibo è una scoperta bellissima e un ottimo spunto per ogni forma di apprendimento.